IMPORTANTE

Qualunque sia la vostra opinione personale, o le vostre decisioni in merito alla pratica medica della VACCINAZIONE, siete comunque responsabili della scelta che operate, pertanto avete il diritto-dovere di INFORMARVI.



METTENDO IN PRATICA CIÓ CHE HAI IMPARATO VIVRAI IN BUONA SALUTE

Affinché un vaccino sia efficace, è importante che mantenga la composizione antigenica (cioè le proteine e i polisaccaridi) del patogeno corrispondente e che al contempo sia privo di tutte le caratteristiche che gli consentivano di essere patogeno e quindi di rappresentare un rischio per la salute della persona.

Il giusto allenamento



 
IL METABOLISMO ENERGETICO

 
I processi fisiologici di cui il corpo si avvale per produrre energia utile al movimento sono principalmente due: 

1. ANAEROBICO (in assenza di ossigeno): che sfrutta l'energia prodotta dal glicogeno e dall'adenosintrifosfato, sostanze presenti nelle fibre muscolari, può essere rispettivamente lattacido o alattacido, a seconda che si formi o meno acido lattico nei muscoli, e viene attivato per sforzi intensi ma di breve durata, generalmente non superiori al minuto. 

2. AEROBICO (in presenza di ossigeno): che sfrutta l'energia prodotta dall'ossidazione degli acidi grassi, presenti nei tessuti adiposi del corpo, che si attiva per sforzi poco intensi ma costantemente protratti nel tempo. Nella realtà la suddivisione non è così rigida, infatti nel corso di una prestazione sportiva tipicamente aerobica come la corsa, o il ciclismo, si possono avere dei picchi di sforzo che attivano anche il metabolismo anaerobico, come gli scatti e le salite, con produzione di acido lattico e affaticamento muscolare.

Viceversa anche un'attività fisica prevalentemente anaerobica come gli esercizi con i pesi, può diventare aerobica, quando, per esempio, si eseguono gli esercizi in circuito senza pause, oppure quando le serie vengono intervallate da un esercizio aerobico come la corsa lenta o la cyclette. 

L'ALLENAMENTO AEROBICO

E' senz'altro quello più indicato per smaltire il grasso in eccesso, più si protrae nel tempo più si consumano calorie. I parametri di valutazione della qualità del lavoro svolto sono la durata e la frequenza cardiaca. Tuttavia, l'approccio deve essere molto graduale, specialmente per le persone molto sovrappeso e sedentarie, il cui cuore richiederà particolare attenzione per potersi adattare senza rischi per la salute.

Per tale ragione, a prescindere dal tipo di attività scelta, o dalla sua durata, bisognerebbe essere in grado di monitorare la propria frequenza cardiaca, sia a riposo, che durante l'esercizio, per poter ottimizzare lo sforzo e la durata dell'allenamento in funzione delle caratteristiche personali.

Le attività sportive aerobiche più rappresentative all'aperto, sono: footing, corsa, ciclismo, sci di fondo, ecc. Quelle più rappresentative in palestra, sono: ginnastica aerobica, danza, spinning, sport di combattimento, ecc. Infine ci sono quelle che possono essere svolte indifferentemente al chiuso o all'aperto, in questa categoria rientrano quasi tutti i giochi di squadra con la palla, il nuoto e tutte le attività che possono essere svolte in circuit-training. La frequenza cardiaca a riposo E' quella che il corpo presenta in posizione disteso supino (a pancia in su), rilassato e che generalmente, per una persona sedentaria in buono stato di salute, corrisponde a circa 70 battiti al minuto. Essendo un valore influenzabile dal proprio stile di vita, conviene determinarla, facendo la media matematica di almeno tre rilevazioni in giorni diversi, effettuata con il corpo sdraiato sul letto, appena svegliati al mattino.

Ogni rilevazione andrà fatta (in mancanza di un cardiofrequenzimetro) tastandosi il polso con le avambraccia appoggiate sul petto, in modo da poter vedere il cronometro di un orologio, e contando mentalmente i battiti del cuore per la durata di 2 o tre minuti, infine dividendo il numero di battiti così ottenuto per il numero dei minuti di rilevazione.
La tendenza a ritornare in prossimità di questo valore poco tempo dopo il termine di allenamenti impegnativi è indice di buona capacità di recupero, viceversa la eccessiva lentezza nell'abbassamento della F.C. evidenzia inadeguata capacità di recupero o un intensità d'allenamento eccessiva.
La massima frequenza cardiaca e' quella che il corpo presenta in condizione di massimo sforzo cardiorespiratorio durante la pratica di attività fisica. Essendo altamente sconsigliabile e pericoloso sottoporsi ad un simile prova di stress, specialmente se sovrappeso o a digiuno da un buon livello di pratica sportiva, questo valore viene generalmente calcolato in base all'età anagrafica con la seguente formula: max. F.C. = 220 - età Per esempio, una persona di 46 anni avrà un valore teorico di massima frequenza cardiaca di 220 - 46 = 174 battiti al minuto. La massima frequenza cardiaca è un valore di riferimento che non dovrebbe mai essere superato da chi svolge attività sportiva amatoriale. 

Oltrepassare questo limite è possibile, ma espone la persona al rischio di infortuni cardiaci, perchè il cuore tende perdere efficienza e, oltre ad avere difficoltà a garantire un adeguato ricambio di sangue nei vari distretti corporei, rischia di non riuscire ad irrorare se stesso in modo adeguato, con le ovvie conseguenze paragonabili a quelle di un motore che viene spinto fuori giri. La frequenza cardiaca di allenamento E' quella che in base al proprio fisico, obiettivo e tipologia di allenamento è consigliabile mantenere nel corso di una sessione di allenamento. Ovviamente la determinazione più appropriata di questi valori si dovrebbe effettuare con una serie di test nel corso di diversi allenamenti progressivamente più impegnativi.
Un cardiofrequenzimentro, oggi disponibile sul mercato a prezzi accettabili, si rende necessario per non essere costretti ad interrompere l'allenamento per contare i battiti.

Ma per poter iniziare ad allenarsi senza rischiare di perdere tempo per ritmi troppo bassi (inutili al raggiungimento dello scopo) o troppo alti (insostenibili o inadatti al raggiungimento dell'obiettivo prefissato), è preferibile calcolare le zone di lavoro in percentuale della massima frequenza cardiaca teorica, secondo le seguenti definizioni:
bassa intensità = 60 - 70% di max. F.C. media intensità = 70 - 80% di max. F.C. elevata intensità = 80 - 90% di max. F.C.
La tabella seguente permette di individuare il corretto intervallo di battiti al minuto in funzione dell'età (intervalli di 5 anni) e dell'intensità di allenamento desiderata. Questi valori sono un valido riferimento per non rischiare di adottare ritmi di allenamento troppo blandi o troppo intensi, che renderebbero, rispettivamente, inefficace o pericoloso l'allenamento:
Età intensità (battiti al minuto) bassa media elevata 20 120-140 140-160 160-180 25 117-137 137-156 156-176 30 114-133 133-152 152-171 35 111-130 130-148 148-167 40 108-126 126-144 144-162 45 105-123 123-140 140-158 50 102-119 119-136 136-153 55 99-116 116-132 132-149 60 96-112 112-128 128-144 65 93-109 109-124 124-140
La bassa intensità è indicata per le persone sovrappeso perchè permetterà loro di allenarsi più a lungo, per poter smaltire un maggior numero di calorie. La media intensità è più adatta a persone, non sovrappeso, che vogliono migliorare la propria efficienza cardiovascolare e mantenere un buon grado di forma fisica.
La elevata intensità è riservata a sportivi che vogliono massimizzare le loro prestazioni aerobiche.

AMBIENTE DI ALLENAMENTO 

L'ambiente ideale per svolgere attività aerobica è certamente all'aria aperta, lontano dal traffico automobilistico, in luoghi poco affollati quali parchi, o campagne. Assolutamente da compatire sono le persone che si affannano a piedi o in bicicletta lungo le grandi strade trafficate, in tali condizioni i benefici di questo tipo di attività fisica vengono seriamente compromessi dalla quantità di sostanze tossiche inalate, mediante un ritmo respiratorio che è più del doppio di quello normale.
Per i neofiti che iniziano questo tipo di attività per dimagrire, sarebbe opportuno scegliere località situate a quota (altitudine) che sia prossima al livello del mare, infatti, poichè la concentrazione dell'ossigeno nell'aria diminuisce con l'aumentare della quota, allenarsi in collina o in montagna comporterà un affaticamento maggiore, con conseguente riduzione della durata dell'esercizio e, per le persone molto sovrappeso, anche rischio cardiaco. 

GLI ESERCIZI IN SERIE A CASA O IN PALESTRA 

Sono considerati generalmente un allenamento di tipo anaerobico, perchè, specialmente nei principianti, la stanchezza muscolare impone l'interruzione dell'esercizio entro lassi di tempo di un minuto e l'intervallo necessario per poter eseguire una seconda serie dello stesso esercizio, permette il ritorno della frequenza cardiaca e della respirazione a valori vicini a quelli di riposo.
Tuttavia, se dal punto di vista del potenziamento muscolare, gli esercizi di ginnastica con o senza attrezzi, necessitano di pause adeguate, per consentire ulteriori intense e brevi serie dello stesso tipo di esercizio, dal punto di vista della tonificazione muscolare e del dimagrimento, è sconsigliabile fare pause che consentano, alla frequenza cardiaca, di scendere al di sotto dei valori minimi di bassa intensità, riportati nella precedente tabella.
Il motivo è che gli esercizi anaerobici ad alto numero di ripetizioni (oltre12-14), fanno accumulare maggiori quantità di acido lattico nei muscoli, che necessitano di essere smaltite con la respirazione. Se ne deduce che se il ritmo cardiovascolare, dopo ogni serie scende rapidamente alla normalità, non permette un adeguata ossigenazione dei muscoli affaticati, i quali indurranno prestazioni più scadenti ed una precoce stanchezza generalizzata. 

Il riposo attivo

Con questo termine si identifica il riposo che viene effettuato tra due serie del medesimo esercizio, oppure tra esercizi diversi, ma che non è costituito da un tipico atteggiamento di riposo, quale può essere lo stare seduti o sdraiati, bensì dall'esecuzione di movimenti, o altri esercizi poco faticosi, i quali, pur permettendo un adeguato riposo ai muscoli appena allenati, mantengano la frequenza cardio-respiratoria entro i limiti ottimali per il proseguimento dell'allenamento.
Un tipico esempio di riposo attivo, consiste nel camminare avanti e indietro in attesa di iniziare la serie o l'esercizio successivo. In seguito, con l'aumentare del grado di allenamento, si potranno adottare altri movimenti più impegnativi come pedalare su una cyclette o correre a ritmo molto blando.

Esercizi in circuito

Per chi ha poco tempo per allenarsi e non è più un principiante, una valida alternativa al metodo del riposo attivo, è costituita dall'allenamento in circuito che, previo un adeguato riscaldamento generale, consiste nell'alternare serie di esercizi di intensità diversa, per diverse parti del corpo, in modo da eliminare le pause tra le serie, sostituendole con altre serie di esercizi per altre parti del corpo.
Questo si ottiene intersecando reciprocamente le serie di 2 o 3 esercizi diversi, per esempio: Se la tabella, tra gli altri esercizi, comprende 3 serie per il torace, 2 serie per i lombari e 3 serie per gli addominali, intervallati mediamente 2 da minuti di pausa, un modo per rendere più aerobico e più breve l'allenamento, è quello di eseguire la sequenza di serie nel modo seguente: torace - addominali - lombari - torace - addominali - lombari - torace - addominali. 

Fonte: palestra in casa

Vertebra Cervicale

COSA VUOL DIRE AVERE LA PRIMA VERTEBRA CERVICALE NELLA SUA SEDE 



L’abitudine di tenere il bambino prono nel primo mese di vita, quando i processi stiloidei si stanno sviluppando ed indurendo, può causare questa sublussazione. Per la compressione indotta sia a livello nervoso che vascolare, la sublussazione dell’atlante nel neonato può causare un malfunzionamento del tronco encefalico (che controlla le funzioni cardio-respiratorie). Vari ricercatori hanno suggerito che esiste una connessione tra il disallineamento dell’atlante e la sindrome infantile di morte improvvisa. La SIDS colpisce un infante ogni 700/1000 nati e si pone come la più frequente causa di morte nel primo anno di vita.
 
QUALSIASI TIPO DI DISALLINEAMENTO NEL TRATTO CERVICALE SUPERIORE, INDIPENDENTEMENTE DA COME SIA AVVENUTO, LIMITA E DISTORCE I MESSAGGI TRA CERVELLO E CORPO. 


La testa deve rimanere perfettamente equilibrata ed allineata sul tratto cervicale superiore, per evitare qualsiasi interferenza nella comunicazione tra il cervello ed il corpo.
Quando l’atlante è fuori dalla sua sede fisiologica, l’organismo può soffrire di vari disturbi: dalla rigidità nucale alla cervicalgia, nervi spinali intrappolati, dolori alle articolazioni, gamba "corta" e continua pressione sul midollo spinale, sbandamento, tinnito o ronzio auricolare, sensazioni di perdita dell’ equilibrio etc.
Ecco una lista di patologie (non esaustiva) che hanno spesso beneficiato delle correzioni del tratto cervicale in pazienti diversi. Disturbi per cui non esisteva alcuna vera soluzione se non quella di sopprimerne i sintomi con cure farmacologiche o quella di alleviarli al meglio in modo solamente temporaneo.
Allergie Disturbi del Sonno Dolore alla gamba Mal di Schiena Nevralgia del Trigemino Asma Colpo di Frusta Difficoltà di Apprendimento Paralisi cerebrale Torcicollo Attacco Epilettico Dolore al collo Dolore alla Bassa Schiena Problemi dello Sviluppo Infantile Sindrome dell’ATM Deficit di Attenzione Disturbi mestruali Dolore alle Spalle Sindrome della Fatica Cronica Muscoli contratti Depressione Dolore al Braccio Dislessia Problemi Digestivi Tendinite Disordini Organici Artrite Reumatoide Distonia Mal di Testa Sinusite Dolore Cronico Enuresi Notturna Formicolio & Parestesia degli arti Problemi cardiaci Scoliosi Costipazione Ernia Discale Infezioni all’Occhio Pressione Alta Visione scarsa Diabete Febbre da Fieno Infezioni all’Orecchio Vertigine Morbo di Parkinson Dolore all’Anca Febbre Dorsalgia Iperattività Neuropatia Disturbi spasmodici Fibromialgia Infertilità Cervicale Sbandamento.

Il corpo umano è una creazione complessa ed intelligente; il cervello è equiparabile ad un potentissimo computer che controlla e monitorizza costantemente tutte le funzioni del corpo. I messaggi elettrochimici, che vanno dal cervello al corpo, sono i mezzi usati per inviare istruzioni alle differenti parti dell’organismo. Questi messaggi si muovono attraverso una vasta rete di connessioni, il nostro Sistema Nervoso: • Questa vasta rete di connessioni manda avanti e indietro milioni di messaggi di salute e guarigione al secondo in tutto l’organismo. • Questi messaggi governano migliaia di funzioni che mantengono il nostro corpo funzionante. • Noi non possiamo percepire tali messaggi, ma sappiamo che esistono. Sono questi messaggi che mantengono efficienti le funzioni vitali, biologiche e biochimiche, che costantemente avvengono nell’organismo.

• Ognuno di questi messaggi passa attraverso una piccola area delicata, che si trova esattamente dove l’Occipite incontra l’Atlante, la prima vertebra cervicale. Questa è l’area più critica nel percorso dei messaggi elettrochimici di salute e guarigione, che partono dal cervello a tutto il resto del corpo, tramite il midollo spinale ed il Sistema Nervoso Periferico. Ribadiamo che un disallineamento dell’Atlante, trascurato nel tempo, causa dolore e sintomi vari che si svilupperanno durante la vita della persona. Esso impedisce anche al corpo di inviare messaggi di “S.O.S” al cervello, quando ha bisogno di aiuto.
Quella parte del corpo, che non può efficacemente comunicare con il cervello in maniera corretta, incomincia a sviluppare sintomi e problemi di salute. Questi problemi di salute peggioreranno fino a quando il disallineamento non sarà corretto e la comunicazione del cervello con il corpo non sarà ripristinata in maniera funzionale.

UNA CHIAVE PER GODERE DI UNA MIGLIORE QUALITÀ DI VITA, E VIVERE LIBERI DAL DOLORE SENZA USO IMPROPRIO DI MEDICINALI, È ORA A VOSTRA PORTATA DI MANO. 
  Da sempre, prima Osteopati e poi Chiropratici, hanno sviluppato e tentato con varie tecniche di ripristinare la corretta posizione dell’Atlante, ma invano, o comunque con una percentuale bassa di risultati stabili nel tempo. 
Per fortuna, è disponibile da qualche anno una metodologia innovativa che (con una, al massimo due sedute) può ripristinare la posizione dell’Atlante nella sua sede anatomico-fisiologica corretta, permettendo così anche alla colonna vertebrale di riprendere la sua corretta biomeccanica (fino a nuovo trauma o salvo rarissime eccezioni). 

LA CHIAVE STA NELLA CORREZIONE DEL TRATTO CERVICALE SUPERIORE, NELLA TRIADE OCCIPITE-ATLANTE-EPISTROFEO, TRA LA TESTA E LE PRIME DUE VERTEBRE.

Si tratta di un’abile procedura manipolativa Osteopatica, che con un metodo alquanto sicuro per il paziente, ripristina nella giusta posizione l’Atlante rispetto all’Occipite. Riportando l’Atlante nella posizione anatomica e biomeccanica corretta, la testa ed il collo tornano ad essere fisiologicamente allineati. Si ripristina così l’equilibrio del corpo e si riattiva una comunicazione efficace tra il cervello e tutto il resto dell’organismo. Questa tecnica utilizza un’apparecchiatura sviluppata per pulsare ad una precisa frequenza per rilasciare i muscoli che trattengono l’atlante, liberandolo per riportarlo alla posizione anatomico-fisiologica. Questa strumentazione deve essere usata solo da mani esperte e specializzate di medici o osteopati.

IL CORPO UMANO È UNA CREAZIONE COMPLESSA CON UNA CAPACITÀ FENOMENALE DI AUTO-GUARIRSI, SOTTO LE GIUSTE CONDIZIONI.
Quando l’Atlante si trova nella posizione corretta, il cervello può finalmente operare senza problemi (elettro-biochimica). È come se volesse recuperare ciò che non è stato in grado di fare quando non era ancora in armonia e mette in marcia un processo di auto-guarigione e di rigenerazione. L’organismo umano comincia a funzionare meglio. Inoltre, ora che la posizione dell’atlante è stata corretta, altre terapie e trattamenti possono risultare più efficaci. La correzione meccanica dell’atlante è solo l’inizio del processo. In seguito l’Intelligenza Innata dell’intero organismo fa il resto, migliorando e/o ripristinando progressivamente le varie altre funzioni indebolite o bloccate.



Non appena la correzione del posizionamento dell’Atlante viene effettuata, i muscoli cominciano a rilassarsi, il sangue e l’ossigeno a circolare maggiormente, il sistema immunitario a riprendere vigore e vitalità, ripristinando il naturale processo di auto-guarigione del corpo. Questo processo naturale di auto-guarigione continua fino a quando l’allineamento tra l’occipite e l’atlante viene mantenuto. Inoltre, questo efficace metodo naturale d’auto-guarigione e prevenzione è indirizzato alla causa e non ai sintomi che ne derivano. L’organismo inizia un processo di rigenerazione, ripristinando la propria omeostasi, e questa tecnica è quindi da considerarsi un metodo di prevenzione basilare. 

Sono possibili alcune reazioni immediatamente dopo il trattamento: qualche giorno di forte stanchezza, tensioni muscolari o dolori alla nuca, alla schiena o nella zona lombare, dolori alle articolazioni delle ginocchia o dell’anca causati dal cambio di carico dovuto all’aggiustamento del bacino che prima era inclinato. Tali reazioni sono transitorie e segnano la comparsa della nuova (e corretta) posizione acquisita dal nostro asse portante. Dopo la correzione del posizionamento dell’atlante con questa metodologia osteopatica innovativa, l’organismo reagisce in base allo stato fisico e mentale di ogni singola persona. Un controllo successivo è indispensabile per verificare e favorire il processo di auto-guarigione, prendendo in considerazione le specificità di ogni singolo soggetto.

L’ATLANTE NELLA SUA SEDE CORRETTA È UNA DELLE CHIAVI PER VIVERE PIENAMENTE IN SALUTE. 
  Comunemente, anche se in maniera impropria, viene chiamata “cervicale” la cervicalgia o dolore al collo. Il tratto cervicale fa parte del sistema centrale di supporto del corpo, ossia il rachide, formato da 26 vertebre. Ultimamente, si è riconosciuta l’importanza di correggere il tratto cervicale superiore, non solo per alleviare la cervicalgia, ma anche per risolvere tutta una serie di problemi e disturbi finora non riconosciuti come riconducibili ad anomalie della zona anatomica cervicale. Il tratto cervicale è composto da 7 vertebre, la prima delle quali (partendo dall’alto) è chiamata Atlante o C1 (prima vertebra cervicale). La parola atlante deriva dalla mitologia greca e significa “colui che sopporta/porta” ed è raffigurato come un Titano che regge sulle sue spalle il peso del mondo. Come l’Atlante mitologico, la prima vertebra cervicale regge il peso statico e dinamico della nostra testa (circa 5kg). 

IL TRATTO CERVICALE SUPERIORE, COMPOSTO DALL’OCCIPITE, DALL’ATLANTE E DALL’EPISTROFEO E’ UNA ZONA CHIAVE PER LA NOSTRA SALUTE. 
Tra i tre componenti del tratto cervicale superiore, l’atlante è quello che gioca il ruolo più delicato e nello stesso tempo primario. Il corretto posizionamento di questa vertebra è responsabile dall’allineamento corretto dell’intero midollo spinale, dei nervi che ne fuoriescono e del sistema scheletrico. L’occipite è l’osso del cranio che si trova a diretto contatto con l’atlante tramite i condili occipitali. L’epistrofeo (C2 o Asse) è la seconda vertebra cervicale che permette la rotazione della testa, grazie alla sua particolare articolazione con l’atlante. Ricercatori internazionali sono concordi nel fatto dell’importanza vitale della posizione corretta dell’atlante e del fatto che la maggior parte delle persone ha l’atlante sublussato (cioè, fuori sede), senza esclusione di età! Avere l’atlante sublussato significa, in pratica, avere la testa spostata rispetto il centro del tratto cervicale superiore, cioè, si crea un disallineamento della testa rispetto il corpo. Nel tempo, i muscoli disallineati e contratti del collo limitano il flusso di impulsi elettrochimici, dal cervello al corpo. Tale disallineamento, trascurato nel tempo, causa dolore e sintomi vari che si svilupperanno durante la vita della persona. 

MOLTE PERSONE SOFFRONO DI DISALLINEAMENTO DELL’ATLANTE RISPETTO L’OCCIPITE SENZA ESSERNE A CONOSCENZA. 
Varie possono essere le cause di un disallineamento: una caduta, un incidente, un colpo sulla testa, una postura scorretta, il riposare su un letto scomodo, un colpo di frusta etc. Possono quindi essere conseguenza di eventi traumatici, di traumi sportivi, o anche di più banali traumi alla testa e/o al collo per cause accidentali. Di per sé, molte delle nostre attività quotidiane possono essere causa di disallineamento. Il disallineamento tra l’occipite e l’atlante è sempre presente prima che dolori o sintomi compaiano. Difatti, nella maggioranza delle persone “sane”, nonostante l'assenza di sintomi cervicali particolari, è riscontrabile questo problema. Va infatti considerato che, nel neonato, i due processi stiloidei che tengono l’atlante nella posizione corretta non sono ancora pienamente formati.

La posizione assunta dalla testa durante il parto può quindi portare, di per sé, ad un malposizionamento dell’atlante, anche se le manovre ostetriche di trazione vengono eseguite con forza moderata. Nei paesi occidentali la sublussazione dell’atlante viene anche favorita dall’uso del forcipe durante il parto e dal fatto di tenere il bambino a testa in giù immediatamente dopo la nascita.

Disbiosi intestinale e catarro



ECOLOGIA INTESTINALE


L'intestino, data la sua notevole estensione di contatto con le sostanze alimentari che vi transitano ( circa 300 metri quadrati di superficie ) è forse il più importante dei quattro organi di eliminazione che il nostro organismo possiede ( gli altri tre sono: pelle, polmoni, reni ). Nel colon, il segmento dell'intestino compreso tra l'intestino tenue a partire dalla valvola ileocecale e il retto, si accumulano i residui del bolo alimentare e termina la digestione grazie all'intervento della flora batterica che vi si trova normalmente. Qui sono assorbite numerose ed importanti sostanze: l'acqua, i glucidi e molti medicamenti. L'eubiosi è il bilanciato equilibrio tra i microrganismi e l'ospite che li contiene. Tale stato simbiotico è la normale situazione microecologica del corpo e, in questo caso, dell'intestino. La flora batterica intestinale svolge funzioni importantissime, prima fra tutte la protezione delle placche di Peyer ( una importante frazione del sistema immunitario ). Quando l'equilibrio batterico intestinale viene alterato abbiamo la disbiosi, cioè una condizione in cui sono presenti batteri intestinali abnormi, ma sotto certi aspetti anche questa è una condizione molto comune. La flora batterica intestinale, è composta per il 95% di batteri anaerobi e per il restante 5 % da batteri aerobi
I batteri anaerobi sono: BATTERIOIDI BATTERIO BIFIDO ESCHERICHIA COLI (vari tipi) ENTEROCOCCHI LATTOBACILLI I batteri aerobi: PROTEUS LIEVITI CLOSTRIDI STAFILOCOCCO 

I batteri e l'intestino       


 
Esiste una relazione diretta tra l'attività dei batteri e i tempi di transito colico. In caso di transito colico rallentato, ossia di stipsi, le feci sono troppo secche ( il riassorbimento colico dell'acqua è dell'ordine di 900 - 1400 ml. nelle 24 ore ) e i lattobacilli scompaiono. Poiché i lattobacilli fanno parte della cosiddetta flora intestinale "acida" che costituisce una barriera naturale contro i batteri della putrefazione che si sviluppano meglio in ambiente basico, la loro scomparsa permette la scomparsa della barriera di protezione acida. La flora batterica si riduce, i germi della putrefazione risalgono nell'intestino tenue e provocano fenomeni putrefattivi responsabili di meteorismo e di produzione di composti aminici. Le ptomaine, che sono estremamente tossiche.
La cattiva alimentazione attuale con eccesso di carne e di zucchero, la cattiva masticazione correlata a pasti ingeriti con troppa fretta, sono responsabili di materiali intestinali ricchi di proteine mal digerite, che predispongono allo sviluppo di una flora batterica aggressiva ( in particolare il clostridium perfrigens ).
A partire da queste proteine maldigerite, numerosi aminoacidi subiscono un processo di decarbossilazione che produce le amine tossiche: istidina istamina tirosina tiramina lisina cadaverina ornithina putrescina arginina agmatina cistina e cisteina mercaptano triptofano Molte di queste amine sono dei potenti veleni vasocostrittori, l'indolo e lo scatolo ( metilindolo ) sono sostanze responsabili in gran misura del particolare odore delle feci. 

Le malattie del colon
Le comuni malattie del colon sono dovute principalmente a: - Alimentazione squilibrata - Mancanza di esercizio fisico - Stress Queste malattie possono a loro volta essere così divise:
1. Malattie acute : - diarrea, colite, stitichezza - Infiammazione cronica - putrefazione - diminuzione di lattobacilli
2. Malattie croniche: - diverticoli, polipi, sigmoidite - tossine della putrefazione - aumento della permeabilità della mucosa intestinale

Rapporti di equilibrio della flora batterica
Sembra esserci un fisiologico equilibrio simbiotico tra il gruppo di batteri acidofili-bifidi e gli organismi coliformi. Se predominano i batteri coliformi allora c'è una tendenza della flora a risalire l'intestino verso il tenue; se predomina il gruppo degli acidofili-bifidi (che sono conosciuti come fermentatori dell'acido lattico), allora i batteri coliformi non sono più in grado di funzionare correttamente, poiché il ph intestinale deve essere lievemente alcalino (5,5 - 6) e cambia grazie alla produzione eccessiva di acido da parte degli organismi fermentatori dell'acido lattico.
Se la flora batterica è anomala o non equilibrata la mucosa gastro-intestinale diventa permeabile in modo anomalo, permettendo così l'assorbimento di proteine inadeguatamente frammentate e di riassorbire tossine dai contenuti intestinali. Il 5,82% delle disbiosi sono caratterizzate da alterazioni dell'ESCHERICHIA COLI mentre il 54,18% presenta una pressoché totale mancanza di lattobacilli.

La disbiosi intestinale
La Disbiosi intestinale è un peso in più da sopportare per il paziente già ammalato e può essere l'ostacolo maggiore per la risoluzione dei suoi problemi. In altre parole, la disbiosi può produrre una malattia secondaria. Se si tiene presente che la mucosa gastro-intestinale ha una vasta superficie e di conseguenza una grande capacità di assorbimento di tossine, come necessariamente accade nella disbiosi, non è una cosa sorprendente il fatto che le conseguenze della disbiosi siano molteplici.

Cause della disbiosi
- Utilizzo di antibiotici, corticosteroidi, estroprogestinici, uso indiscriminato di lassativi. - Alimentazione insufficiente dal punto di vista qualitativo e soprattutto con associazione - carboidrati, proteine , frutta, nello stesso pasto, diete carenti di fibra. - Malattie organiche e funzionali del canale gastroenterico (infezioni intestinali e parassitosi) ed - anche disfunzioni del fegato e del pancreas (perché alterano il ph intestinale). - Radioterapia e chemioterapia. - Malattie infettive acute. - Cause inquinanti: coloranti alimentari, conservanti, pesticidi, ormoni steroidei alimentari. - Repentini cambiamenti della dieta. - Variazioni climatiche. 


Funzione dei batteri intestinali
I batteri intestinali possono sintetizzare le vitamine, il batterio bifido produce la B1, l'ESCHERICHIA COLI produce le vitamine B1, B2, B6, acido nicotinico, acido pantotenico, acido folico, vitamina B12, vitamina K, biotina. Nelle disbiosi la maggior parte delle vitamine prese per bocca, sia nel cibo che come integratore alimentare, sarà assorbita dalla anomala flora batterica con conseguente ipovitaminosi.

Malattie nelle quali la disbiosi è riconosciuta come causa principale o favorente 

- Disfunzione fegato vie biliari e pancreas - Diarrea o stitichezza - Acne, eczemi, malattie allergiche (asma, febbre da fieno, orticaria, ecc.) - Anemia - Reumatismi - Esaurimento nervoso associato a mal di testa, irritabilità e stanchezza eccessiva - Depressione - Ipovitaminosi - Infezioni da funghi, in particolare Candida - Mancanza generale di resistenza e predisposizione a infezioni ricorrenti. Flatulenze.
1 ) Rallentamento del transito intestinale 2 ) Alimenti maldigeriti : insufficiente masticazione eccesso di grassi eccesso di proteine eccesso di zuccheri 3 ) Ansia - nervosismo - Stitichezza.
Si definisce stitichezza un allungamento del tempo di transito intestinale superiore a 12 - 16 ore. Qualsiasi occasione di stitichezza determina un incremento di tossine prodotte nell'intestino, in particolare ad opera delle flora putrefattiva su residui proteici maldigeriti Questo può portare a livello: - ORL infezioni a ripetizioni - Epatico emicranie, nevralgie - Cutaneo dermatiti e dermatosi - Urinario cistiti - del sangue stato di acidosi Principali fattori causali: - carenza fibre alimentari - riduzione secrezione biliare - ridotta assunzione di acqua - stress - scarso esercizio fisico ( specie dei muscoli addominali ) Ulcere e fistole anali Quasi sempre secondarie a irritazione della mucosa per: - Emorroidi - Feci irritanti ( ph) - Carenze vitaminico-minerali Emorroidi Condizione di stasi venosa nelle vene emorroidali del retto e dell'ano. - Stitichezza - congestione epatica o ipertensione portale debolezza vascolare generale.
In caso di emorroidi pensare quindi alla coppia: Fegato/intestino e sistema vascolare  - Diarrea Evacuazioni numerose e rapide di feci liquide. E' da intendersi come un meccanismo difensivo dell'organismo per eliminare un eccesso di tossine prodottesi nel colon di cui irritano le pareti, o per un eccesso di tossine provenienti da un altro organo. 

Principali fattori causali
- Sovraccarico alimentare ( grassi, proteine, zuccheri raffinati ) - Carenza di enzimi digestivi ( alimenti maldigeriti ) - Farmaci irritanti ( es. antiinfiammatori ) - Putrefazioni o fermentazione eccessive - Paura, ansietà A seconda del livello intestinale interessato tenue : feci un po' vischiose e giallastre ceco : feci schiumose, acide e giallastre colon sinistro : feci brunastre Parassitosi intestinale - Proliferazione intestinale di parassiti : ossiuri, lamblia - Alimenti infestati - Colon indebolito Sintomi clinici - colite, diarrea - emicranie, nausee, stanchezza, nervosismo, irritabilità e prurito.

La tossiemia intestinale
Fonte dell'autointossicazione organica La tossiemia intestinale è una forma di avvelenamento del sangue e della linfa che è dovuto all'assorbimento di tossine o di microrganismi da parte delle cellule danneggiate della mucosa intestinale. Numerosi sono quelli che avanzano l'ipotesi che è necessario che vi sia distruzione della membrana mucosa perché i batteri e le tossine possano entrare nel sistema sanguigno e linfatico. Tuttavia è stato dimostrato che le proteine, gli idrati di carbonio, i sali, i minerali e simili sono facilmente assorbiti dal colon. Certe forme di alimentazione aumentano la permeabilità della mucosa intestinale come viene dimostrato dalla Dottoressa Catherine Kousmine e dalla Medicina Antroposofica di Rudolph Steiner e dal Prof. Arnold Ehret .
Dunque, i batteri e i veleni sono capaci di penetrare nella circolazione sanguigna e linfatica in condizioni dette di "vita normale". La straordinaria quantità di batteri presenti nel colon fanno di questi la fonte primaria di focolai d'infezione nel corpo. La stasi intestinale, condizione creata dal passaggio molto lento del contenuto intestinale, aumenta l'assorbimento sistematico dei batteri e delle tossine. A seguito di disordini intestinali possono insorgere infezioni situate lontano dal colon stesso: denti, cavità, tonsille e prostata.
Un intestino atonico e intossicato può essere responsabile di malattie che in apparenza non hanno una diretta relazione con esso. Il Dr. Sexton, un grande specialista americano, afferma che la putrefazione intestinale comporta una diminuzione del potenziale immunitario e dei meccanismi di difesa. Suggerisce inoltre che la flora può divenire patogena quando il ristagno e la putrefazione divengono cronici. Le tossine del metabolismo batterico penetrano nel flusso circolatorio e infettano altri organi. Ha scoperto che i batteri come gli streptococchi e gli stafilococchi, abitanti naturali del colon, sono responsabili di numerose malattie generali come l'artrosi, l'acne, l'ipertensione, i mal di testa e la psoriasi a causa del loro eccessivo aumento in periodo di tossiemia intestinale. Questi dati sono stati stabiliti dopo aver seguito 314 casi per problemi di colite.
Il Dr. Bassler descrive situazioni in cui sostanze non desiderabili per l'organismo sono assorbite dall'intestino mentre nutrimenti indispensabili non lo sono affatto. Afferma che ciò può condurre a una malnutrizione, a una tossiemia intestinale che genera diarrea, stipsi, colite acuta e cronica. Il Dr. Wiltsie, rinnovatore con il Dr. Waddington dell'idrocolonterapia considera che le turbe del sistema nervoso autonomo sono una causa essenziale della tossiemia intestinale. Questi problemi possono essere di tre tipi: 

Turbe del sistema nervoso centrale
Molte persone nervose, ansiose e stressate dalla vita contemporanea, lavorano e vivono in virtù della loro energia nervosa. Questa tensione permanente trattenuta per mezzo di eccitanti, stimolanti, antidepressivi e altri sostegni chimici, genera un'ansia cronica e problemi gastrointestinali tali come la stipsi e gli spasmi del colon. Ogni attacco provoca indebolimento instaurando a breve termine una intossicazione intestinale generale. 

Turbe d'origine endocrina
Un sistema nervoso simpatico instabile provoca una scarica di adrenalina anche quando lo stimolo è mite, causando in seguito un colon spasmodico e vagotonico. Turbe d'origine psichica Inconsciamente, un individuo sceglie a volte d'essere malato per attirare l'attenzione. In questo caso la terapia migliore è una terapia d'ordine psicologico. Il sistema nervoso autonomo può certamente causare danni importanti all'equilibrio psichico ed alla stessa salute.
In questo preciso caso è possibile associare delle sedute di idrocolonterapia a delle sedute di psicoterapia. Disordini del sistema nervoso autonomo così come le infezioni localizzate, le allergie e le carenze nutrizionali possono causare una tossiemia cronica. I vari cambiamenti nelle vicinanze dell'intestino intaccano direttamente o indirettamente il funzionamento del colon creando delle modificazioni nel metabolismo dei batteri che vi risiedono che possono aumentare di numero aggravando la situazione oppure fermare la loro azione e ciò comporterebbe un disordine funzionale della produzione di vitamine del gruppo B e K, della peristalsi intestinale o dell'assorbimento dei minerali, tutto ciò porta una tossiemia intestinale cronica se non viene trattata l'infezione primaria.
Se ciò non sarà fatto, si permetterà ai veleni ed alle tossine di penetrare di nuovo nel sistema portale e di ritornare al fegato. Il fegato può indebolirsi fino al punto che un aumento di pressione nella vena porta può infiltrare il sangue infetto nelle anastomosi emorroidali per mezzo delle vene iliache e cave con conseguente intossicazione della circolazione generale del corpo. Il sangue che raggiunge il fegato non è totalmente pulito, allora le tossine penetrano ancora di più nella circolazione generale.

Tossiemia intestinale e allergie
Certi individui possono diventare allergici a certi elementi della loro propria flora intestinale. Il Dr. Traut ha evidenziato la relazione tra l'artrite e l'allergia isolando degli streptococchi del sangue al 70% dei suoi pazienti artritici. Per il Dr. Waddington, la causa più diffusa dell'artrite è l'assorbimento di batteri che generano putrefazione nell'intestino. Il Dr. Wiltsie sostiene che l'allergia è la causa delle infezioni che provocano una immunità lenta o poco sviluppata. Dichiara che questi ammalati, come pure altri, possono migliorare o guarire completamente per mezzo dell'idrocolonterapia, di una adeguata alimentazione, del riposo e della distensione. L'intossicazione intestinale causata dall'allergia a certi alimenti non può scomparire che evitando di consumarli. La desensibilizzazione e l'immunità sono in genere insufficienti a trattare questo tipo di patologie.

La stasi fecale, principale causa di intossicazione
La stasi, dovuta unicamente a cause meccaniche, è un fattore che predispone a una intossicazione intestinale cronica. Le evacuazioni poco frequenti e irregolari producono alterazioni che ritardano la progressione delle materie fecali e dunque creano nuovamente delle condizioni di stasi. Una intossicazione intestinale può essere ugualmente aggravata da carenze nutrizionali come acqua, proteine, minerali, sali e vitamine (I fast food, denunciati recentemente dall'O.M.S., sono un esempio lampante di scarso potere nutrizionale).
L'apporto nutritivo e la sua relazione con l'attività metabolica, il suo assorbimento, la necessità quotidiana e la sua utilizzazione possono essere tutte possibili cause di debolezza nel processo alimentare. Un cattivo funzionamento a uno qualsiasi di questi livelli può innescare una intossicazione intestinale. Un colon inattivo comporta inevitabilmente una modificazione della flora intestinale, creando una grande produzione di tossine. In condizioni normali non vi è all'interno dell'intestino crasso alcun assorbimento così rapido come nell'intestino tenue e nello stomaco. Tuttavia, durante la stasi fecale o setticemia, esiste una pressione gassosa fortemente aumentata correlata ad infiammazione. In queste condizioni di eccessiva pressione ed alterazione della mucosa si effettua un assorbimento considerevole di batteri e dei loro veleni. La presenza di questi veleni a livello cellulare riduce la resistenza di ogni organo e di ogni tessuto organico.