C‘è una vecchia superstizione secondo la quale un “attacco” di certe malattie immunizza contro i futuri “attacchi” della stessa malattia. Tutte le cosiddette malattie infettive non sono supposte per conferire questa immunità, Il principio su cui si basa questa pretesa immunità non e‘ universalmente applicabile.
Mentre un “attacco” di vaiolo si suppone conferire una immunità, sì può avere una polmonite dieci o cento volte. Mentre un “attacco” di scarlattina si suppone conferire una immunità, si può avere una febbre tifoide parecchie volte.
Si può avere mille raffreddori in una vita, l’influenza e la gonorrea parecchie volte, la febbre tifoide, il colera parecchie volte. Tutta l’intera teoria dell’immunizzazione crolla di più nelle cosiddette malattie infettive che nelle malattie dove è supposta affermarsi.
Ma cosa succede in queste malattie dove un “attacco” è supposto conferire un’immunità? E‘ vero che un “attacco” protegge contro “attacchi” ulteriori?
Si può avere la difterite parecchie volte, anche durante la convalescenza. Si può avere il morbillo e la scarlattina parecchie volte. Si può avere degli orecchioni parecchie volte. Si sono registrati dei casi che hanno avuto parecchie volte il vaiolo. C’è un caso classico dove un medico ha avuto il vaiolo cinque volte, ed ogni volta poco dopo una vaccinazione riuscita.
Sulla base di questa vaga e non confermata superstizione, si è sostenuta la teoria e la pratica che serviva a produrre un’immunità artificiale per i vaccini, sieri, ecc.
Degli scienziati dicono che l’organismo “attaccato” produce degli anticorpi per lottare contro l’infezione e che rimangono nel corpo dopo che l’infezione sia stata vinta con successo, ciò che procura una protezione futura contro l’infezione.
Vaccinando le persone in salute, si suppone che questi anticorpi siano introdotti nel corpo da una sorgente esterna, ed il vaccino si suppone stimoli la produzione degli anticorpi ipotetici stabilisca così un’immunità artificiale. Ora, l’insuccesso costante di tutti i vaccini e di tutti i sieri per compiere ciò che si aspettava da essi dovrebbe convincere ogni persona intelligente che la pratica dell’immunizzazione è tutta una frode.
I MISFATTI DEL VACCINO
Che la vaccinazione produca la formazione di una pustola, spesso accompagnata da una eruzione lo sappiamo. Che si abbia della febbre, un malessere generale, il gonfiore ed il dolore delle ghiandole linfatiche adiacenti e altri sintomi di infezione settica, sappiamo anche questo.
Che talvolta sopraggiunga la morte, lo sappiamo pure. La stupidita‘ di tali pratiche risiede nel fatto che rappresentano un capovolgimento della Natura. Per prevenire la malattia, si produce la malattia!
Per prevenire la malattia, non si evitano le sue cause, ma al contrario, si introducono deliberatamente le cause della malattia nel corpo. Si pratica questo sulla base della teoria assurda che così si spinge il corpo a produrre degli anticorpi.
Si dà al soggetto una malattia leggera per proteggerlo da una malattia più grave! Il vaccino, proteggerà contro le zanne di una tigre, ma non contro il morso di un piccolo gatto. Così, non si costruisce la salute con gli elementi della salute, ma con le cause della malattia. Non si salva la vita con l’aiuto dei suoi amici, ma coi suoi nemici!
E‘ ridicolo tanto quanto prevenire una grossa menzogna insegnando ad un bambino a dire delle piccole menzogne. Si cerca di rendere sicura una vita immorale.