VACCINI COMBINATI
Oggigiorno, i vantaggi dei vaccini
combinati sono ritenuti:
Semplicità d’uso,
Migliore accettazione da parte di chi li riceve e di chi li somministra,
Minori costi dei programmi di vaccinazione (per un minor numero di inoculazioni).
Questi fattori favorevoli hanno favorito il successo dei vaccini combinati attualmente in uso sempre maggiore in tutto il mondo.
Va premesso che non tutti gli Autori sono a favore dei vaccini combinati, perché aumentano il rischio degli effetti indesiderati da vaccino. Infatti, ogni combinazione vaccinale dovrebbe essere giustificata da una documentazione che ne dimostri i vantaggi o comunque gli eventuali benefici rispetto gli stessi vaccini usati singolarmente.
Migliore accettazione da parte di chi li riceve e di chi li somministra,
Minori costi dei programmi di vaccinazione (per un minor numero di inoculazioni).
Questi fattori favorevoli hanno favorito il successo dei vaccini combinati attualmente in uso sempre maggiore in tutto il mondo.
Va premesso che non tutti gli Autori sono a favore dei vaccini combinati, perché aumentano il rischio degli effetti indesiderati da vaccino. Infatti, ogni combinazione vaccinale dovrebbe essere giustificata da una documentazione che ne dimostri i vantaggi o comunque gli eventuali benefici rispetto gli stessi vaccini usati singolarmente.
Ogni
combinazione deve inoltre dimostrare di disporre di:
Studi di qualità,
Studi di stabilità,
Studi di sicurezza,
Studi di tollerabilità clinica,
Studi di efficacia/immunogenicità,
Studi farmaceutici per stabilire la corretta stabilità e compatibilità tra i vari componenti biologici del vaccino combinato con garanzia di esclusione di interazioni con conservanti, eccipienti, adiuvanti.
Studi di stabilità,
Studi di sicurezza,
Studi di tollerabilità clinica,
Studi di efficacia/immunogenicità,
Studi farmaceutici per stabilire la corretta stabilità e compatibilità tra i vari componenti biologici del vaccino combinato con garanzia di esclusione di interazioni con conservanti, eccipienti, adiuvanti.
Nei vaccini combinati,
infatti, non sono rare le interazioni che possono indurre un aumento
o una diminuzione della risposta immunitaria rispetto quella che ci
sarebbe stata con la somministrazione di un singolo antigene. Queste
interazioni sono quasi sempre di tipo immunitario, ma possono anche
sorgere interazioni chimiche e/o fisiche (nei vaccini vivi ci può
essere un’interferenza tra i vari ceppi virali usati in
combinazione che può ridurre la proliferazione di uno o più ceppi
vaccinici con la conseguente riduzione della risposta
immunitaria).
Per esempio:
La vaccinazione antipoliomielitico orale richiede 3
somministrazioni per raggiungere la piena immunizzazione a causa
delle mutue interferenze tra i tre virus che compongono il
vaccino;
Il vaccino antimorbilloso e antiparotitico (dell’MPR)
sono caratterizzati da un’interferenza tra i due virus con
conseguente ridotta risposta immunitaria al virus della parotite;
Nel
vaccino batterico tetravalente
(antifterico-antitetanico-antipertossico-antiemofilo B) si è visto
che c’è una aumentata risposta anticorpale alla tossina
antitetanica e alla componente antiemofila con possibili effetti
indesiderati pari a quelli che si avrebbero avuti usando dosi
eccessive ma singole degli antigeni in questione.
In genere, di
tutti questi studi farmaceutici e biologici non compare traccia nelle
schede tecniche “riservate”. Al massimo, compaiono delle
affermazioni molto vaghe come la seguente: “Non ci sono dati in
merito all’efficacia e alla sicurezza della somministrazione
concomitante del vaccino X con un vaccino virale vivo contro il
morbillo, la parotite e la rosolia. Ad oggi non sono disponibili dati
sufficienti sull’immunogenicità della somministrazione
concomitante del vaccino X con il vaccino pneumococcico
polisaccaridico coniugato adsorbito” (tratto dalla scheda tecnica
di un vaccino esavalente).
Infine, non va scordato che i vaccini
combinati sono delle complesse miscele formate, oltre che da antigeni
(batterici o virali), da conservanti, adiuvanti, stabilizzanti e
spesso dei contaminanti derivati dalla fermentazione delle colture
cellulari e/o da altri processi della lavorazione vaccinale e spesso
i NUOVI VACCINI combinati contengono dei nuovi adiuvanti (lipide A
detossificato, liposomi, microsfere, emulsioni, saponine,
muramil-peptidi) e necessitano pertanto di nuovi studi preclinici e
clinici (specie di farmacovigilanza) che ne dimostrino l’innocuità,
perché potrebbero sorgere nuove allergie e/o effetti indesiderati
verso queste sostanze non ancora sufficientemente sperimentate.